Il legame tra Napoli e l’arte è profondo come in poche città europee.
Citando Nievo: “Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell’anima prosperano qui meglio che altrove”. Forse è proprio questa la nostra condanna. Nostra, di noi napoletani. Calarsi con tanta voracità nei meandri più profondi dell’anima e sviscerarne le molteplici sfaccettature, nel bene e nel male, senza alcun filtro.
Il rischio di cadere nei luoghi comuni è altissimo. Ma non è un caso se scrittori, poeti, cantanti, abbiano sempre sottolineato il trasporto emozionale della città partenopea. Trasporto che si riverbera in maniera esponenziale anche nello sport. E così il calcio diventa passione, dolore, sofferenza, lacrime di gioia e di rabbia. Sentimenti che si possono provare leggendo un libro, ascoltando un brano, osservando un dipinto, guardando un film. E’ l’anima che smuove l’artista, come il pallone fa vibrare il tifoso.
Ci sono artisti napoletani che, affondando le loro radici in questi abissi dell’anima, riescono a raccontare meglio di chiunque altro le sfumature e le vibrazioni che questa terra stampa dentro ogni suo cittadino.
Questi artisti siamo andati a scovare e intervistare per cercare nelle loro parole il legame con Napoli e (se e) quanto questo legame ha contribuito a realizzare le loro opere.
E il Napoli? Beh, banalmente ma (come spesso le cose banali) veritieramente suol dirsi che il Napoli è lo stato d’animo della città. Chi tifa Napoli, porta con sé una fetta di azzurro nella propria quotidianità. Per il napoletano non c’è giornata trascorsa senza pensare anche solo per un attimo a qualcosa che riguardi la propria squadra del cuore. E anche per chi scrive musica, libri o realizza altre opere, è così. Lo scoprirete seguendo questa rubrica: p(ARTE)nopei.
C’è arte di Napoli e del Napoli. Le due cose spesso si confondono.
Così come si confonderanno e fonderanno anche nelle nostre interviste che cammineranno sempre sul sottile filo che lega la vita dell’artista al suo legame con la città, fino ad arrivare al suo tifo per la squadra del cuore.
Sembra quasi un affronto, blasfemia, parlare di arte e poi ritrovarsi a fare domande di calcio. Per alcuni potrebbe sembrare una forzatura, un salto eccessivo. Ma per noi non lo è. Anzi, l’intento della nostra rubrica sarà proprio quello di scavare nell’animo dell’artista per scoprire il collegamento sentimentale esistente tra questi due mondi e che tiene la sua anima artistica ancorata strenuamente alla sua terra.
Seguite con noi questo percorso, sarà un modo per conoscere meglio le viscere di questa terra, scovarne le radici più antiche che si fondono agli stili più moderni, scoprire artisti in rampa di lancio o più di nicchia ma che tanto hanno da raccontare e mostrare.
Il nome della rubrica è nato da sé. Ci siamo semplicemente accorti che “partenopei” contiene già la parola “arte”. E non sarà un caso, no?
credits immagine: quadro di Antonio Attanasio.