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E per grazia di quel Dio biondo, finì il Campionato…”

Possiamo tirare finalmente un sospiro di sollievo e respirare per qualche mese, facendoci però naturalmente sopraffare dal divin calciomercato e dalle sue stranezze, bombe, e biiiiiiiiiiipppppppate quotidiane.

Ma perché non spendere giusto altre due paroline sull’ultima, emozionante, giornata di campionato, con quello yo-yo nelle prime posizioni (escluse ovviamente quelle già occupate comodamente da mesi come poltrone a Montecitorio e Palazzo Madama) e quello psicodramma per la terza e ultima chiamata per la Serie B?

E perché non pungere chi merita, pure a fine campionato?

1) Inter: impossibile non menzionare l’esaltante stagione dell’anti-Juve. Un continuo di euforia-malinconia, un bipolarismo calcistico degno di un elettroshock negli spogliatoi. Obiettivi da anti-Juve falliti ancor prima di essere intrapresi, idem in Europa, la telenovela strappaclick Icardi-consorte vs il mondo intero, lo Spalletti sempre indaffarato a tirare la barca all’asciutto. Alla fine è quarto posto e Champions diretta senza sapere manco come esserci arrivati (glielo spiegheranno i valorosi 11 dell’Empoli con Leonida Andreazzoli al comando).

2) Genoa: basta guardare Preziosi e capire quanto questa squadra debba essere radiografata per capire dove stia il problema. A parte la genialata della partenza di Piątek a gennaio e l’acquisto del fuoriclasse incompreso Sturaro, questo Genoa verrà ricordato nell’annata 2018/2019 per aver espresso in maniera concreta l’estratto concetto del NULLA. Ci sarà molto da lavorare, con o senza l’Enrico il Prezioso.

3) Fiorentina: anonima come una venditrice di pentole durante una gita per ultrasessantenni, dopo le dimissioni del buon Pioli, ha chiamato alle armi Vincenzo “Little Aeroplane” Montella. Stagione inodore, incolore e insapore con Pioli, stagione inodore, incolore e insapore con Montella, con la rilevante eccezione di una quasi retrocessione in Serie B, evitata proprio all’ultima giornata e proprio in unione amorosa con il Genoa di cui sopra. Pure in questo caso la vicina Empoli avrebbe da dire qualcosina…

Intanto i Della Valle sarebbero lì lì per cedere a tal Rocco Commisso, Paperon de’ Paperoni d’oltreoceano tutto il cucuzzaro viola. Staremo a vedere i risvolti gestionali e sul campo… Io intanto preparo i pop corn per vedere se i fenomenoni viola, Simeone e Chiesa, faranno faville durante il calciomercato. Ah, oltre i pop corn, forse pure qualche sonnifero a presa rapida per i momenti più critici della sessione di calciomercato potrebbero tornare utili…

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Maestra di scuola primaria e giornalista pubblicista dal 2017 col pallino del pallone.
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