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Siate coerenti

Se ci fosse la possibilità di salvare il calcio avremmo continuato a far compagnia a chiunque si sta barcamenando in queste ore per cercare di capire che evoluzione avrà il surreale groviglio burocratico scoppiato in serie A.

Noi ci rinunciamo. E non lo facciamo perché incapaci di ricavare un ragno dal buco. Ci tiriamo fuori dalla mischia perché non ha alcun senso continuare ad esserci: la querelle che si è innescata è per certi versi assurda, per altri giuridicamente affascinante, per altri ancora pesantemente mortificante. Ma, parlarne, ha un senso relativo.

Esiste un problema molto più grande della problematica circoscritta alla mancata disputa di Juventus-Napoli: è la sopravvivenza del calcio.

Ci spoglieremmo volentieri dei panni di veggenti nichilisti ma non possiamo non raccogliere le previsioni che ci offre la logica: il campionato di calcio è destinato a fermarsi nuovamente. I contagi stanno aumentando, in Italia come nel mondo, la stagione invernale è alle porte e il protocollo stilato in concertazione tra squadre di calcio, Lega e governo è sprovvisto di dispositivi di protezione sicuri.

Al di là della clamorosa telenovela girata in quattro e quattr’otto da Genoa, Juventus e Napoli, cosa ci aspetta?

La risposta è semplicissima ma è difficilissimo darsela: il protocollo in vigore ha delle falle perché non può non averle. Non esiste una soluzione praticabile capace di salvaguardare in maniera scientifica e matematica gli atleti dal contagio.

Ripetiamo: non esiste.

La maniera sarebbe una, utopistica, impraticabile, metafisica: gli atleti dovrebbero vivere quotidianamente in una bolla, ma una bolla vera. Isolati da tutti, mogli e figli compresi. Dovrebbero meritarsi i lauti ingaggi pagando questo scotto. Sarebbe l’unico modo per ridurre a zero il rischio del contagio. Andrebbe creato una sorta di mondo parallelo in cui fluttuerebbero solo soggetti negativi al virus.

Non tocca a noi dire se questa esuberante ipotesi sia praticabile o meno, tocca a noi dire però, e pure con estrema chiarezza, che oltre questo scenario non esiste altra soluzione.

Oggi alle 17 ci sarà doppio super vertice che ha come obiettivo, ormai chiaro a tutti, di capire come affrontare la questione di Juventus-Napoli e di conseguenza anche quella del protocollo seguito sino a questo momento. Prima Spadafora-Dal Pino alle 17 e poi alle 18-19 il ministro si recherà da Gravina.

Vi immaginiamo seduti li, nel tentativo di salvaguardare interessi economici importanti ma, soprattutto, la passione di milioni di italiani. Ecco, è su questa che noi vorremmo soffermarci, visto che vi state impegnando a distruggerla sotto i violenti colpi di tentativi velleitari e clamorosi passi falsi.

Non è facile gestire questa situazione, ce ne rendiamo conto. Ma qualora fosse davvero impossibile percorrere una strada senza avere la quasi certezza di finire giù nel burrone, è sempre meglio fermarsi e aspettare tempi migliori.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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