fbpx
Partenopeismi

10 maggio 1987, una data da dimenticare

Il 10 maggio 1987 è una data per tutti. Per chi c’era e l’ha vissuta da vicino, per chi non c’era e ne ha assaporato la squisitezza dai racconti, forse addirittura per chi ancora non c’è e si imbatterà nei ricordi altrui.

Il 10 maggio 1987 celebra qualcosa di unico e bello: il primo scudetto della storia del Calcio Napoli. Ma quella data certifica anche la mortificante rarità dell’evento.

D’accordo, non si può non ricordare e gioire ancora per quello che fu, anche a distanza di 30 interminabili anni. Quelle scene, quelle emozioni, quelle isteriche e significative esplosioni di gioia non possono e non devono essere rimosse dall’alveo inviolabile delle ricordanze.

Ma la periodica ripetizione del festeggiamento ha reso lo stesso noioso, ridondante e lo ha addirittura sminuito nella valenza, certificandone l’infrequenza.

Quelle scene di festa sono impresse nella nostra memoria in maniera indelebile e non è la condivisione continua delle stesse a dar loro valore. Non occorre mostrare periodicamente al mondo la goduria che fu per ricordare a noi stessi che in quella occasione siamo stati grandi. Anzi, la perseverante mostra ed esaltazione di un evento così lontano nel tempo ci mortifica piuttosto che esaltarci.

Ci fa un po’ l’effetto che ci dona l’ormai ingombrante presenza di Diego Armando Maradona nei salotti televisivi, ormai figura onnipresente e portatrice di una quasi dovuta esaltazione delle sue gesta passate. Sinceramente siamo un po’ stufi di questo tipo di indottrinamento mediatico e di quella che non ci sembra altro che la strumentalizzazione di un’icona del calcio mondiale.

Ma dicevamo del 10 maggio. In quella data abbiamo vinto il primo scudetto della nostra storia. Bene. Lo abbiamo vissuto, goduto, ricordato, celebrato per trenta lunghi anni ripetendoci una sola volta.

Adesso volgiamo lo sguardo al futuro a quel che ci aspetta, a quel che sarà. Ma volgiamolo anche al presente, che al di là delle (giuste) dichiarazioni dissacranti di Maurizio Sarri sembra il preludio giusto alla ripetizione di quel 10 maggio del 1987.

E allora non continuiamo a tuffarci in un passato glorioso ma ormai stridente e abbandoniamoci al futuro facendoci cullare dal sogno. Quel numero 2 impresso sul tricolore del Napoli scudettato è lì da troppo tempo.

Ad maiora, Napoli!

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
Related posts
Editoriale

Nessun divieto

Players

Dissacrante

Comunicazione

Focolai azzurri

Comunicazione

Uno contro tutti

1 Comment

Comments are closed.
  • Pingback: URL